Tutti hanno provato almeno una volta quella pregnante malinconia che arriva fin alle ossa dello spirito.
E’ così che deve essersi sentita La Trapezista quando, per un piccolo errore di valutazione, mancò la presa e cadde nel vuoto di un circo con un pubblico che rimase attonito. Certamente nessun circo l’avrebbe più voluta tra i propri artisti.
Fu così che, per l’ultima volta, percorse a ritroso il ponte che portava alla sua casa, situata in una città galleggiante collegata alla terra madre solo da quella strisciolina di legno galleggiante. Si chiuse in casa, decisa a non uscire mai più.
Ma quella notte avvenne un incidente: qualcosa provocò il distacco dei cavi e la città galleggiante si staccò, cominciando a vagare tra orizzonti indefiniti.
Il mattino seguente la piccola comunità si ritrovò solitaria e sperduta.
La traiettoria della sua rotta, però, si incrociò con quella del Circo Volante.
Se le regole sono fatte per essere infrante, i destini nascono per essere ribaltati.